Questa è successa qualche mese fa.
Sono capoturno in una famosa catena che vende scarpe e abbigliamento sportivo. È un sabato pomeriggio, il negozio è abbastanza pieno, clienti che provano scarpe, bambini che corrono tra gli scaffali, musica di sottofondo.
Entra una signora sulla cinquantina, passo deciso, borsa sotto braccio e sguardo da “missione urgente”.
— Buongiorno signora.
— «Voglio parlare con un responsabile.»
— Sono io il responsabile, mi dica.
Lei mi squadra da capo a piedi, mi fa una smorfia quasi di disapprovazione e risponde:
— «No, tu sei troppo giovane.»
A quel punto chiama a sé un mio collega, che con un sorriso gentile indica… me. Lei lo guarda incredula, come se le avessero appena detto che Babbo Natale non esiste.
— Signora, mi dica pure.
— «Io vi denuncio, perché mi avete dato un paio di scarpe difettate! Mio figlio le ha usate due volte e sono già rotte. Guarda che io sono un avvocato!»
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