non so bene perché ti sto scrivendo ma oggi ho avuto un momento strano e bello insieme e ho pensato che forse qualcuno come te può capirlo

lavoro in cartoleria da ventitré anni
quelle vere con l’odore di gomma e di carta da ricalco
dove ancora entrano i bambini con le liste scritte a mano
e le maestre che sanno a memoria i codici delle penne

oggi è entrato un ragazzino tutto agitato
zaino più grande di lui
mi guarda fisso e dice
“mi serve la penna della quinta C”

io all’inizio pensavo fosse un codice o una marca nuova
chiedo: “che intendi?”
e lui: “quella che usa la maestra per correggere i compiti”
cioè una penna rossa
semplice
rotonda
ma carica di tensione emotiva

gliela do
lui la guarda come se avesse in mano Excalibur
e mi dice
“se sbaglio la uso per finta, così mi ci abituo”