Ditta di serramenti.
Squilla il telefono:
“Pronto?”.
“Pronto, sono la signora di Milano, quando viene da me?”.
“Buongiorno, posso sapere il suo nome?”.
“Sono la signora di Milano, due settimane fa doveva venire a casa mia a fare un sopralluogo e non è venuto”.
“Mi può dire per favore il suo nome?”.
“Ma lei è quello che mi ha montato le porte interne, doveva venire a prendere le misure delle finestre e non è più venuto”.
“Signora, se non mi dice il nome io non so chi è e non so cosa dirle, inoltre non mi risulta di aver saltato un appuntamento”.
“Senta, non sono rimbambita, l’ho scritto qui che doveva venire a prendere le misure”.
“Sì, ok, ma non so chi è lei…”.
“Adesso fa anche finta di non conoscermi? Sta iniziando a offendermi, eh”.
“Guardi che non voglio offendere nessuno, se mi dice chi è le so dare una risposta e riprendiamo un appuntamento visto che non sono venuto”.
“Ma lei è quello che c’è in via AAA?”.
“No signora, io sto in via BBB, quello in via AAA è un mio concorrente”.
“Ah, mi scusi”.
E riattacca.
Almeno ha avuto la compiacenza di scusarsi prima di riattaccare.
Ps. Ovviamente ho poi chiamato il mio concorrente chiedendo di rispettare gli appuntamenti altrimenti la gente se la prende con me.