Negozietto da niente… appena 5.000 mq, praticamente un salottino. Corsie infinite, scaffali, espositori pieni di ogni tipo di calzatura mai concepita dall’ingegno umano. Sneakers, stivali, décolleté, scarponcini, ciabatte, ballerine… insomma: il paradiso o l’inferno, dipende dal punto di vista.

Entra lei. Si guarda attorno con aria spaesata, come se fosse appena atterrata su un pianeta sconosciuto. Dopo qualche istante, mi avvicina e con la massima naturalezza mi dice:
“Vorrei un paio di scarpe normali.”

Ora, davanti a me si apre l’universo. Normali per chi? Per un ragioniere? Per un alpino? Per un maratoneta? Così, cercando di interpretare il linguaggio criptico, provo:
— *”Certo signora, mi aiuti a capire meglio cosa intende per normali…” *