Mattinata infrasettimanale d’estate, entrano una madre con annessa figlia sbraitante, di massimo 6 anni, senza salutare né guardare in faccia noi commesse.
Si avviano per il negozio e, tempo 30 secondi, sentiamo rumore di vetri rotti.
Io e la mia collega ci avviciniamo per vedere cosa sia accaduto e la scena è la seguente: madre indifferente con gli occhi sul cellulare e figlia che ride a crepapelle per aver buttato a terra, di proposito, una alzatina di cristallo, dove normalmente esponiamo le torte per cani (quindi con annessa torta spiattellata al suolo).
Noi, per educazione, chiediamo se vada tutto bene e comunichiamo alla madre che, parlato con il responsabile, le faremo sapere se l’alzatina sia da ripagare o meno (ripeto: la madre muta di fronte all’accaduto); la signora annuisce e fa il suo giro.
Intanto scopriamo che l’alzatina era interna, quindi non la dovrà ripagare; alla comunicazione di ciò, la madre guarda la figlia, che continua a sbraitare e a fare i capricci ed esclama: “Hai visto, tesoro? Non ci fanno pagare nulla!”
E se ne vanno, così come sono entrate, senza salutare né ringraziare.
Poteva almeno comprare un guinzaglio corto per la figlia.