Lavoro in un negozio di arredamento.

Maggio 2020, ore 16. La signora e la figlia girano per il reparto con carta e penna, indice che stanno seriamente valutando l’idea di comprare. Chiedo se le posso aiutare:
“Sì sì! Dobbiamo prendere un bel po’ di cose, ma prima finiamo il giro e poi veniamo a cercarla!”

Perfetto. Passano due ore e non si vedono più. Servo altri clienti e le vedo in lontananza, seccate perché sono occupata. Mi libero e passiamo le restanti 2 ore prima della chiusura a scegliere mobili e decorazioni per un totale molto alto. Ovviamente preventivo, ripasseranno perché hanno fretta, ma devono presentare il preventivo al commercialista per farsi dare dalla loro azienda il denaro per effettuare l’ordine, poiché affittano case arredate di lusso.
Passa una settimana e tornano.

Purtroppo, a causa del covid, molte forniture scarseggiano, per cui vanno in esaurimento articoli che avevano scelto ma trovo comunque soluzioni alternative, quindi altre due ore, sempre in orario di chiusura. Non concludiamo nulla, di nuovo.
Passa un altra settimana e mi chiamano al telefono,mi dicono che possono aggiungere tante altre cose perché l’azienda aumenta il budget, però lei ha fretta e dato che ormai so che cosa le piace come stile (discutibile, ma per carità sono gusti) lavoro da casa gratuitamente senza gli strumenti del negozio per trovare tutti gli articoli adeguati, con piantina e budget.
Bene.

Confermiamo l’ordine dopo due mesi dal primo incontro. Bonifico.
Lo fanno scadere 3 volte e ogni volta bisogna rifarlo.
Smette di rispondere al telefono.
Ancora in buona fede, convinta che fosse l’azienda a dimenticarsi di farlo, perché così lei diceva.
Lascio perdere amaramente.
Vengo a sapere dopo mesi per vie traverse che la suddetta signora si faceva fare preventivi e ordini per avere il rimborso anticipato dall’azienda per farsi le vacanze.
Perdita di tantissimo tempo.