Commesso Perplesso

Raccolta di tutte le domande,comportamenti e racconti più strani che accadono tra quattro mura di un negozio ai poveri commessi....PERPLESSI!

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Apertura contro chiusura (ovvero: il derby del finestrino)

Ore 7:38. Treno regionale. Vagone quasi pieno. Gente con l’occhio spento e il caffè ancora in fase di download. Entrano due. Lui giacca e cravatta, borsa rigida. Lei giacca imbottita, zaino, occhiali da soleù. Si siedono uno di fronte all’altra,… Continua a leggere →

promoter, reparto elettrodomestici.

Stava facendo il suo turno da promoter, reparto elettrodomestici. Otto ore in piedi, con la polo aziendale e il sorriso incollato come l’etichetta promozionale sullo scaffale del frullatore. Era lì per spingere un brand che la gente non conosceva ma… Continua a leggere →

Non è marcio. È vissuto.

Quando è entrato, portava sottobraccio una tavola bruciacchiata, annerita e molle, come fosse un cucciolo ferito. Si è piazzato davanti al banco e, con aria seria, ha detto: “Mi serve il necessario per rimettere a nuovo il mio barbecue. Ci… Continua a leggere →

Cercasi neve calda per foto suggestive

Si è seduto con aria ispirata per prenotare una vacanza. Mi ha guardata fisso, poi ha detto: “Vorrei un posto caldo, ma con la neve. Sai, per le foto.” Ho sorriso, che è il mio modo gentile per prendere tempo… Continua a leggere →

La soglia del dolore (e dell’onestà)

Aveva prenotato online, selezionando ceretta total body con precisione chirurgica, e aveva anche lasciato una nota: “non uso anestetici, alta soglia del dolore”. Le altre clienti di solito entrano nella cabina e fanno qualche battuta sul dolore, ridono, si rilassano… Continua a leggere →

Il vano vuoto

Non cercava una cucina, cercava una scenografia. Aveva un budget generoso e idee chiarissime: niente forno, niente microonde, niente desiderio reale di cucinare. Solo linee pulite, superfici che riflettano luce e una cucina che potesse esistere anche senza essere usata…. Continua a leggere →

Monologo

Sai cosa impari al bar? Non a fare il caffè, quello lo impari in una settimana. No, impari la gente. Tutta. In ordine sparso, come i cucchiaini nel cassetto. Quello che viene ogni giorno alle 7:04, si siede, guarda fuori… Continua a leggere →

La pialla, l’orgoglio e la sega circolare

Oh… quanti ne ho visti passare, qui dentro. Trentacinque anni in falegnameria. Legni, colle, tagli netti e dita salve per miracolo. Ma c’è una categoria che non delude mai. Il giovane col diploma e il petto gonfio. Andrea. Diciannove anni…. Continua a leggere →

Ci penso io, conosco il mercato

Arriva con lo sguardo alto e la borsa grande. Senza appuntamento, ma con la voce di chi crede che il mondo abbia già prenotato per lei. “Cerco un trilocale con luce, balcone, no rumori, no scale, no vicini fastidiosi. Budget… Continua a leggere →

Chat fra colleghe

[17:03] Vale – Cabina 2 Ok. Uscita adesso. 1 ora di trattamento. 3 ore di parole. Credo mi abbia raccontato la trama della sua vita, della madre e del cane. In ordine sparso. [17:04] Giuly – Reception È QUELLA con… Continua a leggere →

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