Lavoro in agenzia viaggi da più di dieci anni. So già chi entra solo per sentirsi importante. Tipo quello dell’altro giorno: camicia bianca, orologio grosso, tono da capo ufficio anche se stava parlando di ferie. Mi siede davanti e parte… Continua a leggere →
Lavoro da anni come istruttore. Ne ho visti tanti. Ragazzini terrorizzati, anziani coraggiosi, adulti in crisi esistenziale al primo semaforo. Ma pochi mi hanno lasciato la soddisfazione del tipo di stamattina. Si presenta con l’aria di chi “guida già da… Continua a leggere →
Showroom, tutto tranquillo, entrano una coppia: lui col marsupio e l’aria da geometra in pensione, lei col taccuino delle crociate. Classici clienti “so già tutto, ma voglio che tu mi confermi che ho ragione”. Lei parte in quinta: vuole la… Continua a leggere →
Il cliente è arrivato verso metà mattina, quando il flusso in negozio era regolare e l’aria già un po’ pesante per via del caldo e del ferro. Aveva l’andatura di uno che entra con un’idea precisa, ma lo sguardo perso… Continua a leggere →
Lavoro in una piccola lavanderia da anni. Clienti gentili, clienti distratti… e poi ci sono loro: quelli che entrano come se ti stessero facendo un favore. Lunedì, ore 8:45, entra questo tizio con un piumino in mano. Marca costosa, atteggiamento… Continua a leggere →
Stamattina entra un uomo. Avrà cinquant’anni, giacca elegante, parlata secca. Si guarda in giro come se tutto fosse sotto i suoi standard. Si ferma davanti ai frigoriferi smart. Mi avvicino. “Buongiorno, posso aiutarla?” “Cerco un frigo.” “Certamente. Ha già in… Continua a leggere →
1984, Ore 17:15, entra un uomo sulla cinquantina, giacca beige, scarpe lucide, sguardo un po’ perso. Si avvicina alla reception. Io: “Buonasera, ha un appuntamento?” Lui: “No, volevo sapere se fate… trattamenti per l’anima.” “Scusi?” “Sì, qualcosa tipo pulizia. Ma… Continua a leggere →
Allora, pausa caffè. Vi racconto quella di stamattina, perché se non la dico a qualcuno, mi scoppia in testa. Ore 10:05. Entra un signore distinto, giacca elegante, sguardo serio, portamento da uno che a casa ha ancora il telefono fisso… Continua a leggere →
Sorrido. L’ho già fatto dodici volte in venti minuti, e questa sarà la tredicesima. La signora davanti a me tiene in mano una camicetta blu, la guarda come se stesse valutando un’offerta per un rene, poi mi fa: “Ce l’avete… Continua a leggere →
© 2025 Commesso Perplesso — Powered by WordPress
Tema di Anders Noren — Torna su ↑