Commesso Perplesso

Raccolta di tutte le domande,comportamenti e racconti più strani che accadono tra quattro mura di un negozio ai poveri commessi....PERPLESSI!

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Allora prenoti, ma come dico io

Lavoro in agenzia viaggi da più di dieci anni. So già chi entra solo per sentirsi importante. Tipo quello dell’altro giorno: camicia bianca, orologio grosso, tono da capo ufficio anche se stava parlando di ferie. Mi siede davanti e parte… Continua a leggere →

L’esperto del volante (da salotto)

Lavoro da anni come istruttore. Ne ho visti tanti. Ragazzini terrorizzati, anziani coraggiosi, adulti in crisi esistenziale al primo semaforo. Ma pochi mi hanno lasciato la soddisfazione del tipo di stamattina. Si presenta con l’aria di chi “guida già da… Continua a leggere →

Showroom

Showroom, tutto tranquillo, entrano una coppia: lui col marsupio e l’aria da geometra in pensione, lei col taccuino delle crociate. Classici clienti “so già tutto, ma voglio che tu mi confermi che ho ragione”. Lei parte in quinta: vuole la… Continua a leggere →

Ferramenta

Il cliente è arrivato verso metà mattina, quando il flusso in negozio era regolare e l’aria già un po’ pesante per via del caldo e del ferro. Aveva l’andatura di uno che entra con un’idea precisa, ma lo sguardo perso… Continua a leggere →

Il giaccone, l’arroganza e la giustizia del vapore

Lavoro in una piccola lavanderia da anni. Clienti gentili, clienti distratti… e poi ci sono loro: quelli che entrano come se ti stessero facendo un favore. Lunedì, ore 8:45, entra questo tizio con un piumino in mano. Marca costosa, atteggiamento… Continua a leggere →

Il frigorifero intelligente e il cliente.

Stamattina entra un uomo. Avrà cinquant’anni, giacca elegante, parlata secca. Si guarda in giro come se tutto fosse sotto i suoi standard. Si ferma davanti ai frigoriferi smart. Mi avvicino. “Buongiorno, posso aiutarla?” “Cerco un frigo.” “Certamente. Ha già in… Continua a leggere →

1984 e ancora ci penso.

1984, Ore 17:15, entra un uomo sulla cinquantina, giacca beige, scarpe lucide, sguardo un po’ perso. Si avvicina alla reception. Io: “Buonasera, ha un appuntamento?” Lui: “No, volevo sapere se fate… trattamenti per l’anima.” “Scusi?” “Sì, qualcosa tipo pulizia. Ma… Continua a leggere →

Un cappuccino che non sa di latte

Ore 8:04. Il bar è pieno di facce addormentate, solite ordinazioni: – caffè ristretto – brioche integrale – cappuccino col cacao solo da un lato (non chiedere) Entra uno nuovo. Si avvicina al bancone. “Buongiorno, vorrei… un cappuccino.” Io annuisco…. Continua a leggere →

Mi serve un coso per caricare il Wi-Fi

Allora, pausa caffè. Vi racconto quella di stamattina, perché se non la dico a qualcuno, mi scoppia in testa. Ore 10:05. Entra un signore distinto, giacca elegante, sguardo serio, portamento da uno che a casa ha ancora il telefono fisso… Continua a leggere →

Sorrido.

Sorrido. L’ho già fatto dodici volte in venti minuti, e questa sarà la tredicesima. La signora davanti a me tiene in mano una camicetta blu, la guarda come se stesse valutando un’offerta per un rene, poi mi fa: “Ce l’avete… Continua a leggere →

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