Ore 23:14. Ultimo turno della settimana. Il centralino si svuota, la luce al neon mi guarda storta, e io inizio a farmi domande esistenziali tipo:
“Perché la gente pensa che al telefono possiamo fare magie?”

Vi lascio un best of delle chiamate più surreali di questa settimana, prima di andare a piangere dolcemente contro il distributore di snack.

• “Mi serve il medico che mi ha visitato nel 2008 a Feltre. Sa dirmi dov’è adesso?”
No signora, non lo so. Se vuole posso provare a evocarlo col pendolino.

• “Ho bisogno di una visita urgente oggi alle 9, ma solo se è gratis e in un centro vicino a casa mia. Però adesso sono le 11.”
E niente, ha chiuso arrabbiata con un “Siete sempre i soliti del call center statale!”
Che tipo di soliti non l’ho capito.

• “Devo prenotare una risonanza per il cane.”
Signora, questo è il numero per prenotazioni SSN. Umani. A quattro zampe non ancora.

• “Mi hanno detto che se chiamo tre volte in tre giorni il sistema mi fa passare avanti.”
A chi l’ha detto?
“A Facebook.”
Signora, la prego.