Ogni giorno la stessa scena: gente che entra confusa, arrabbiata o “solo per dare un’occhiata” e poi resta due ore a decidere tra un piano da 9,99 e uno da 10,49.
Un giorno entra un signore distinto, sulla cinquantina, con la camminata di chi ha già deciso che sarà una guerra.
Appena arriva al banco:
«Buongiorno. Ho un problema gravissimo col mio telefono.»
Io lo invito a sedersi, tono calmo.
«Mi dica pure.»
«Non riesco più a chiamare mia sorella.»
«Capisco… Le altre persone riesce a chiamarle?»
«Tutte. Solo lei no.»
«Potrebbe essere un problema del suo numero, o magari ha cambiato operatore, ha il numero disattivo…»
«No. L’ho sentita ieri. Mi ha detto che se la chiamo di nuovo mi blocca.»
Silenzio.
Cerco di non ridere.
«Allora… tecnicamente non è un problema del telefono.»
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