Faccio l’istruttore di nuoto da quattro anni, ma già dopo la prima settimana avevo capito che il cloro non brucia solo gli occhi… ti cuoce pure l’anima.

Lavoro con i bambini dai 4 ai 10 anni. I corsi sono divisi per età e per livello, ma nella pratica è tutto molto semplice: c’è il gruppo che urla, quello che piange e quello che urla *mentre* piange.

L’altro giorno arriva un nuovo bambino, 6 anni, capelli a caschetto e ciabattine di Batman.
Si avvicina alla vasca con l’aria di chi sta per entrare nella caverna del drago.
La madre mi prende da parte e mi fa:
**“Guardi, ha un po’ paura dell’acqua, ma a casa si tuffa nella vasca da bagno.”**

Sì. Come no. Nella vasca. Da seduto. Con la paperella.

Lo prendo con calma, lo faccio sedere sul bordo, lo invito a mettere i piedi in acqua.
Lui mi guarda, serissimo, e dice:
**“Ma se vado giù… mi trovi?”**

Io gli sorrido:
**“Certo che ti trovo. Ho fatto un master in recupero bambini sommersi.”**