Negozio di telefonia.
Entra una signora, passo deciso, aria di chi ha fretta.

Buongiorno, mi fa una ricarica?
— Certo, che importo?
50 euro.

— Su che numero?

La signora si irrigidisce, mi fissa come se avessi appena chiesto il PIN della sua carta di credito.
Ma insomma! Tutte queste domande personali! Come si permette di chiedermi il numero? Non lo sa che esiste la legge sulla privacy?!

Io respiro, mantengo il sorriso di ordinanza.
— Certo… ma senza il numero, la ricarica…

E poi sono vostra cliente! Su quell’affare — indica il computer — avrà pure i miei dati, nooo?!