Questa me la ricorderò finché campo.
Lavoro in un s**y shop da tre anni.
Era un mercoledì pomeriggio, poco movimento. Entra una signora sui sessanta, molto distinta, capelli raccolti, occhiali da lettura appesi al collo. Sembrava più il tipo da salotto buono che da scaffale dei plug a***i, ma hey, mai giudicare.
Si avvicina al bancone con passo deciso e mi fa:
“Scusi, mi serve un… ehm… vi***tore. Però non uno qualunque. Mio marito è in campeggio col gruppo di trekking, io ho la casa libera per due settimane.”
Cerco di mantenermi professionale e le mostro vari modelli, ma lei li scarta uno dopo l’altro con un’aria da sommelier:
“No, questo troppo rumoroso. Questo troppo piccolo. Questo… troppo viola.”
Alla fine prende uno dei modelli più costosi e mi fa, seria come se stesse comprando un elettrodomestico:
“Questo sembra affidabile. Ma ha anche il libretto delle istruzioni in italiano? Sa com’è, coi cinesi mi perdo.”
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