Bar.
Sto lavorando come barista in uno stabilimento balneare, si percepiscono 35° all’ombra.
Dietro al bancone, mi asciugo qualche goccia di sudore dalla fronte, complici i vari forni e macchine del caffè che alzano vertiginosamente la temperatura.
E poi eccola: signora di mezza età, che, con passo sicuro, si avvicina al bar.
Buongiorno, signora, cosa posso fare per lei?
Vorrei un Ciobar, grazie. Lo avete, no?

Un Ciobar.
Ad agosto.
Con 35°.
Mi spiace, signora, purtroppo non lo abbiamo.
Alla mia risposta mi becco uno sguardo di disappunto e un borbottio del tipo “questi stabilimenti sono sempre sforniti”.