“Ma questa è un’apologia dell’orrore. Streghe, diavoli, zucche demoniache…”

A quel punto si avvicina una nonna col nipotino vestito da zucca.
“Padre, lo sa che l’abbiamo fatta noi con la macchina da cucire? Mica demoniaca eh, la Singer di mia suocera!”

E parte la risata collettiva.

Il prete, forse rendendosi conto del contesto leggero e familiare, si ammorbidisce un po’.
“Be’, purché non si perda il senso del bene…”

“Padre, qui il male più grande è se finiamo i cioccolatini prima del 31,” gli risponde un collega con il ragno finto sulla spalla.

Alla fine ha comprato due confezioni di caramelle “per i bambini dell’oratorio”.

E all’uscita, Dracula gli ha riso dietro. Ma quello non è colpa nostra.