Lavoro da remoto, sì. Ma non fatevi ingannare: non sono un programmatore in ciabatte o un nomade digitale su un’amaca alle Maldive.
Sono uno di quelli che rispondono alla chat del sito quando clicchi “Hai bisogno di aiuto?”.
Non sono un commesso nel senso classico, ma eccome se vendo, spiego, rassicuro e spesso – più spesso di quanto dovrei – traduco l’italiano in italiano.
Lunedì:
“Buongiorno, avete il modello X?”
“Certo, è disponibile sul sito.”
“Ah ok. Ma il sito è questo?”
“Sì. Quello dove mi stai scrivendo.”
Martedì:
“Vorrei fare un reso, ma non voglio stampare nulla.”
“Può usare il QR code nell’email.”
“Non voglio usare il telefono.”
Silenzio.
Mercoledì:
“Perché non rispondete mai?”
“Le ho risposto 14 secondi fa.”
Giovedì:
“C’è un numero da chiamare?”
“Sì, ma se vuole posso aiutarla qui.”
“Ah no, non voglio parlare con nessuno.”
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