Lavoro in una finanziaria da un po’ e ne ho viste davvero di ogni tipo in 30 anni. Ma non parlo solo di gente che non paga o che cerca di fregarti. Parlo proprio delle motivazioni assurde per cui certa gente viene a chiedere un prestito. Giuro che se non lavorassi qui, penserei che alcune cose siano inventate.

Tipo una volta arriva una ragazza, avrà avuto 24 anni massimo, molto seria, molto convinta. Mi chiede 3.500 euro. Io le chiedo “Per cosa?”, perché ovviamente lo dobbiamo sapere. Lei mi risponde tutta tranquilla:

“Per comprare tutti i vestiti che mi servono per diventare un’icona su TikTok.”

Giuro. Cioè non “vestiti” generici, ma proprio un piano strategico. Aveva già in mente quante borse di marca, quanti stivali, persino i filtri da usare. Le mancava solo la realtà.

Un’altra volta un signore sui 60, barba lunga, aria da professore in pensione, chiede 1.200 euro. Dico ok, per cosa?

“Devo riparare un vecchio jukebox anni ’70 che sta nel mio garage. È rotto da trent’anni, ma stanotte l’ho sognato acceso, quindi ho capito che è il momento di farlo ripartire.”

Non sapevo se ridere o abbracciarlo.

E poi il più memorabile: una coppia sulla quarantina, ben vestiti, sembrano tranquilli, parlano con calma. Chiedono 8.000 euro. Motivo?

“Dobbiamo organizzare una festa con 100 invitati in onore del nostro cane che compie 10 anni. Si chiama Mimmo. È un Jack Russell.”

Hanno portato anche la foto di Mimmo.

Oppure il tizio che voleva 2.000 euro per “costruire un tavolo rotondo che ruota da solo, tipo quelli nei film cinesi”, per fare le cene con gli amici. Lo ha anche disegnato su un tovagliolo.