“MA QUALI TASSE?! IO NON PAGO TASSE DA VENT’ANNI!!! NON È POSSIBILE!”

A quel punto mi fermo. Lo fisso, attraverso il vuoto della mia cuffia. Perché c’è un momento in cui la professionalità si sposa con l’assurdo e nasce il silenzio imbarazzato.

Faccio un bel respiro e rispondo con la voce più neutra e cordiale che riesco a produrre:

“Capisco… Allora, posso aiutarla in qualcos’altro?”

Nel frattempo, con l’altra mano, inizio a scrivere una nota nel sistema con le parole chiave: “cliente ammette evasione fiscale registrata – escalation potenziale – richiede monitoraggio.”

E penso che sì, forse nella vita tutto può succedere, ma ammettere a voce alta, sotto registrazione, a un operatore bancario, che non paghi le tasse da due decenni, è una mossa che solo certi eroi moderni riescono a fare prima delle 9:30.