Magari uno che sembra una bomba calorica… ma sia senza zucchero, senza lattosio e senza sensi di colpa.”

Comanda completata.
Ore 13:17.
Forno acceso.
Cervello spento per auto-protezione.

E mentre preparo la “tagliata al sangue finto” e la “non-insalata memorabile”, penso:
qui non cuciniamo piatti.
Cuciniamo proiezioni esistenziali.
E il guanto da forno non protegge dalla filosofia.

Grazie se avete letto.
Torno a impiattare l’inesprimibile.