Non mi arrabbio. Gli faccio vedere qualche pezzo lavorato a mano. Gli faccio toccare le finiture, gli spiego le ore dietro ogni dettaglio. Non lo convinco, ma lo zittisco.
Se ne va scuotendo la testa, come fossi io quello fuori dal mondo.
Il giorno dopo torna.
Mi fa:
“Senta, ma se compro una credenza all’IKEA e lei me la rifinisce come dico io, ce la facciamo a stare nei 200?”
Lo guardo. Pausa.
Poi:
“Con 200, se vuole, le faccio il montaggio. Ma non in noce. In silenzio.”
Mi lascia il numero “per quando ci ripensa”.
Sto ancora aspettando.
Commenti recenti