C’è questa signora che viene da noi da anni. Educata, eh, sempre buongiorno e buonasera, ma convinta che la laurea in farmacia l’abbia presa anche lei… su Google.
Sabato mattina, farmacia piena, arriva trafelata:
“Mi serve qualcosa per la pressione, ho quella un po’ ballerina.”
Chiedo se ha una prescrizione, un’indicazione del medico.
“No no, ma so già cosa mi serve: il Ramipril.”
Le ricordo che è un farmaco soggetto a ricetta.
“Eh ma lo prende mia cugina, mi fa benissimo.”
Cerco di spiegarle che non si può. Niente, muro.
“Tanto è una pastiglietta leggera, dai.”
Le suggerisco di fare almeno un controllo con la nostra strumentazione, magari ha solo un po’ di ansia.
Lei mi guarda come se fossi io quella da curare:
“Ma io non ho ansia, ho solo la pressione alta da stamattina perché ho discusso con mio marito.”
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