Ciao, ti scrivo dalla gastronomia di un supermercato che non nomino, ma ti dico solo che inizia per “Ita” e finisce per “lmark”.

Oggi pomeriggio entra un signore sulla settantina, giacca in velluto, bastone da passeggio e un tono da investigatore privato. Mi fissa, si avvicina al banco e mi dice:

“Mi dia cento grammi di prosciutto cotto… ma tagliato sottile, eh? Deve essere così sottile che la bilancia ci deve pensare due volte prima di registrarlo.”

Io sorrido, prendo il cotto e comincio a tagliare. Lui mi osserva in silenzio, poi si sporge sul vetro e sussurra:

“Mi fido solo di lei. L’altra volta mi hanno dato delle fette che sembravano tappetini da bagno. Non faccia nomi, ma io so chi è stato.”

Ok, lo accontento. Gli faccio assaggiare una fetta.