Mi fissa.
Con un binocolo.
Io continuo, ormai divertito.
Dopo un altro po’ esce una signora, probabilmente la moglie. Senza dire nulla gli abbassa il binocolo, lo prende per un braccio e lo trascina dentro.
Fine della prima parte.
Verso mezzogiorno arriva una signora anziana con un piccolo cane. Inizia a passeggiare nel cortile proprio mentre sto raccogliendo i rami tagliati. Io mi sposto, lascio spazio. Lei si ferma accanto al mucchio e dice:
“Non è un peccato buttare via tutto questo verde?”
Io: “Eh, purtroppo è materiale di scarto.”
Lei: “Io cucinavo con queste cose.”
Lo dice indicando delle foglie di photinia.
Le spiego gentilmente che quella pianta lì non si mangia. Lei annuisce… poi ne prende un rametto e se lo mette in borsa.
Non so se devo allertare qualcuno o semplicemente farmi i fatti miei. Opto per la seconda.
Nel pomeriggio, mentre sto caricando tutto sul furgone, arriva una terza persona, un ragazzo giovane con la bici pieghevole. Si avvicina e mi fa:
“Ciao, senti… ti posso chiedere se mi vendi un po’ di terriccio di quello che hai lì?”
Io: “È terra mista a erba secca e pezzi di corteccia. Non è proprio… terriccio.”
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