Cerco di mantenere il tono professionale.
“Va bene, si accomodi sul lettino, controlliamo.”

Faccio il controllo. Nulla. Le spiego con pazienza che probabilmente si è solo dimenticata di averlo tolto.
“Ah, ok… ma può controllare ancora?”
Controllo. Ancora nulla.
Lei insiste:
“Guardi che secondo me è salito su, magari… tipo in zona stomaco?”

Cerco con tutto l’autocontrollo che ho accumulato in anni di professione di spiegarle che il corpo umano non funziona come un tubo della lavatrice.
Lei resta un po’ perplessa, si riveste, ringrazia…
…e uscendo si gira e mi fa:

“Va bene, allora se domani lo trovo in bocca mentre dormo, torno.”

Io non ho nemmeno fatto in tempo a rispondere che aveva già chiuso la porta.