Poi rilancia:

> “Secondo me anche il cancello del signor Piero si è rotto per quello. Dice che da una settimana si apre da solo. Ma sa com’è, nessuno ha il coraggio di accusarmi direttamente. Però ieri mi ha guardato strano. Secondo me sospetta.”

Lo guarda strano perché lo ha visto col telecomando in mano mentre tutti i cancelli si aprivano come in una scena di Jurassic Park.

> “Io glielo dico: meglio se mi depotenzia il telefono. Non so che si può fare, se esiste un’app, o se lo può regolare voi dal negozio… ma qui mi si crea un problema col vicinato. Cioè, se poi vanno via tutti perché non riescono più a tenere chiuso il cancello, la colpa di chi è?”

Alla fine, per cercare di riportarlo sul pianeta Terra, gli faccio un controllo tecnico base, lo rassicuro con un:

> “Ora le ho fatto una pulizia di rete e limitato le connessioni di sistema, così il telefono non emette più onde *superflue*”
> (ovvero: ho chiuso tutte le app aperte, tolto il Bluetooth e gli ho detto che ho “allineato i protocolli”)

Lui si rilassa, sospira e mi stringe la mano.

> “Grazie, siete sempre gentili. Speriamo basti. Se vedo che il cancello del vicino resta chiuso, torno a portarvi il dolce.”

Signori, *questa* è assistenza clienti nel 2025.
Altro che aggiornamento software: qui ci vogliono i freni inibitori alle teorie wireless.