Era uno di quei giorni in cui il telefono non smette di squillare e tu sei già al limite della pazienza.
Rispondo, e dall’altra parte c’è una signora con tono seccato: ha fatto un ordine, non l’ha ritirato nei tempi stabiliti, il prodotto è tornato indietro.
Le spiego la procedura, voce calma, manuale del perfetto commesso: “Signora, purtroppo l’ordine è scaduto, non possiamo recuperarlo. Deve rifarlo da capo.”
Lei parte con la solita litania: ha fretta, le serviva, è urgentissimo… (e io dentro penso: ma allora perché hai lasciato passare un mese?).
Chiude la chiamata stizzita.
Due minuti dopo, di nuovo il telefono. Stesso numero.
“Ah, mi hanno passato di nuovo te? Io voglio parlare con il maschio del reparto.”
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