lavoro come corriere da anni,
e guarda, le ho viste tutte: i citofoni scritti con l’uniposca, i pacchi lanciati dal balcone, i cani che firmano con le zampe.
Ma oggi ho avuto un momento di pura perplessità.

Citofono.
Appartamento quarto piano senza ascensore.
Nessuna risposta.
Chiamo al numero indicato.
Risponde una voce assonnata.

“Chi è?”
“Corriere, ho il suo pacco.”
“Ma io sto dormendo.”
“Capisco, ma sto qui davanti alla porta.”
“…e quindi?”
“E quindi le devo consegnare il pacco.”
“Ma non può lasciarlo lì e andarsene?”

No firma, no vicini autorizzati, no consegna al bar sotto.
Solo la proposta: “Lasciarlo lì”.

Resto in silenzio.
Poi lui, con voce offesa:

“Ma non poteva venire più tardi?”
“L’orario è quello di consegna, signore.”
“Eh ma io NON SONO PRONTO.”