Ragazze, vi giuro che ho appena avuto la conversazione più assurda della mia vita al banco.

Allora: la mostra in corso è tutta in bianco e nero, fotografia concettuale, molto intensa, si chiama “Silenzio liquido”.

Una signora elegante, tipo sui sessanta, entra nel bookshop e prende in mano il catalogo. Lo sfoglia con lentezza, poi viene da me e mi chiede:

— Mi scusi, ma… queste foto sono proprio così? O sono solo stampate in bianco e nero per motivi economici?

Io cerco di sorridere:
— No no, sono proprio pensate in bianco e nero. Fa parte della poetica dell’artista.

Lei fa una faccia stranita:
— Ah. E quindi ha fatto apposta a non mettere i colori?

— Sì… è una scelta espressiva.