Ma la scena peggiore è stata con un tipo che ha preso 4 tazzine da 2 euro.
8 euro totali.
Alla cassa:
– “Se arrivo a 10, c’è qualcosa in omaggio?”
– “No, mi dispiace, non abbiamo una soglia regali.”
– “Nemmeno uno di quei mini Buddha lì?”
– “Quelli costano 3 euro l’uno.”
– “Ma se uno lo metti nella borsa io non dico niente.”

Ecco, io sì. Io lo dico. Dico che ci sono clienti che pensano che l’omaggio sia un loro diritto divino, un segno dell’universo. Gente che se gli dai una caramella ti guarda male perché non è del gusto giusto.

Il fatto è che noi non siamo Babbo Natale. Siamo persone che lavorano, spesso da sole, che devono fare magazzino, vendite, incartare, sorridere, gestire clienti e pure rimanere calmi mentre qualcuno pretende un gratta e vinci con ogni acquisto.

E la cosa bella? I pochi che non chiedono nulla, i clienti gentili, quelli a cui ogni tanto io vorrei regalare qualcosa, solo per gratitudine, sono gli unici che non si aspettano mai niente.

Gli stronzi invece, vogliono pure lo scontrino col fiocco.