Ma la parte che mi ha colpito è questa: nel testamento c’era una frase scritta a mano dalla nonna. Diceva: “A mia nipote, che ha sempre avuto meno degli altri e ha capito di più.
Non ti lascio solo una casa, ma un modo per tornare a sentirti scelta.”
Mio cugino, che nella sua carriera ne ha viste tante, mi ha detto che raramente si è trovato davanti a qualcosa di così semplice e potente.
La ragazza ha firmato in silenzio, con le lacrime agli occhi, e se n’è andata stringendo i documenti come se contenessero qualcosa di molto più grande.
Non so se sia la classica “bella storia”, ma io ci ho visto dentro qualcosa che va oltre l’eredità.
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