“Allora me ne dia una da 700, ma che sembri da 500, così mia moglie non si lamenta del prezzo.”

Lo guardo. Lui serissimo.

“Perché lei pesa tutto, ma non sa riconoscere i pesci. Se sembra piccola, io le dico che costava meno. Poi magari stasera mi ringrazia pure.”

Gli dico che farò il possibile, come se stessi vendendo diamanti falsi ai reali d’Inghilterra.

Alla fine prende un branzino, si avvicina e mi fa:

“Lei c’ha la mano. Si vede. L’ultima volta il pescivendolo me l’ha messo col ghiaccio ancora dentro e a casa sembrava un surgelato da discount. Questo invece lo sento. È vivo dentro. Metaforicamente, eh.”

Saluta. Se ne va col pesce e la sua truffa coniugale ben avviata.

Io rido. E continuo a servire.