Lei sbianca, poi si porta la mano alla fronte e dice:
— Lo sapevo che era troppo semplice.
Rido per sdrammatizzare, ma lei non molla.
— Però scusi, io mi sono svegliata, vestita, truccata, ho preso due autobus, ho discusso col marito perché diceva che oggi è San Valentino e invece io insistevo che avevo le analisi.
— Eh… in effetti oggi è San Valentino.
E lei, con uno sguardo fiero:
— Vabbè, almeno non ho dovuto comprare i cioccolatini.
Le offro di aspettare per vedere se riusciamo a incastrarla tra un paziente e l’altro, e lei accetta volentieri.
Si siede e nel frattempo chiama il marito.
— Senti. Avevi ragione tu. Ma non montarti la testa.
Alla fine siamo riusciti a farle le analisi.
È uscita soddisfatta e con un:
— Mi raccomando, ci rivediamo il 14 marzo. Ma stavolta quello giusto!
Da quel giorno, ogni volta che vedo una prenotazione col suo nome, controllo tre volte la data.
Per sicurezza.
E per affetto.
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