Da trent’anni controllo un ingresso. Sì, proprio così: un portone, un citofono, un andirivieni continuo. E non me ne lamento, eh, ormai conosco tutti e tutte, anche chi cerca di fare il furbo.

Tipo la signora del terzo che ogni volta dice “mi sono dimenticata le chiavi” ma ha un mazzo che potrebbe aprire Hogwarts.

O il ragazzo che consegna sushi e ogni sera prova a farmi credere che “tanto c’è sempre qualcuno che lo prende al volo”, come se il portone fosse dotato di sensori emotivi.

Una volta è arrivata una coppia in visita, vestiti come per un matrimonio, e hanno detto:
“Siamo attesi dalla signora Daniela, quarto piano.”
Solo che… la signora Daniela era morta da tre anni e il quarto piano è vuoto da sei mesi.

Quando gliel’ho detto, lui ha insistito:
“No guardi, c’è sicuramente qualcuno.”