Ogni estate, quando la stagione si apre e le strade iniziano a riempirsi di turisti armati di mappe, cappellini e domande improbabili, noi dell’ufficio turistico ci prepariamo a tutto. O almeno, così crediamo.
Quel giorno il sole picchiava forte già dal mattino. Ero al bancone con la collega quando entra una signora, italiana, sulla cinquantina, occhiali da sole in testa e l’aria determinata di chi ha una missione da compiere. Ci guarda, si avvicina rapida e ci fa:
“Buongiorno, dov’è il mare?”
La collega ed io, sorridenti come da protocollo, le mostriamo con calma la cartina, le indichiamo le spiagge più vicine – Badesi, Vignola, Santa Teresa – e spieghiamo come raggiungerle, sia in auto che con i mezzi pubblici.
Ma lei ci interrompe secca.
“No no, io volevo sapere dov’è il mare a Tempio!”
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