Estate 2012. Sto facendo la spesa tranquillamente in un centro commerciale, quando a un certo punto sento un tizio urlare (a non so chi):
“Oh, capo! Vieni qui che ho bisogno!”.
Ovviamente non ci faccio caso, finché mi sento prendere il braccio da tale tizio, il quale mi dice:
“Oh, non ha sentito che ti ho chiamato? Fai finta di non sentire? Ti defili?”
Al che io gli rispondo: “Per prima cosa mi lasci il braccio immediatamente, secondo di poi non urli, infine cosa vuole da me?”
Lui: “Voglio che mi aiuti!”
Io: “A parte che avrebbe potuto chiederlo con educazione, ma per quale motivo si rivolge a me? Chiami un addetto, no? Eccone uno là!”
Lui: “Non vuoi lavorare!”
A quel punto, capisco che egli (non si sa per quale ragione) pensa io sia un dipendente di tale ipermercato (ma ciò non significa che sia concesso rivolgersi con maleducazione ai commessi, intendiamoci!), ma mentre sto per spiegargli il tutto, ecco che arriva un dipendente.
Il dipendente: “Cosa è successo, signori?”
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