Se penso che da ragazzino sognavo di fare il regista, mi viene da ridere. Ora il cinema lo vivo… da sotto. Nel senso che pulisco le sale quando tutti se ne sono andati, dopo le proiezioni.
Non ho mai fatto domande, mi limito a fare il mio. Ma certi giorni, giuro, mi sento come se stessi esplorando i resti di un’umanità alternativa. Gente che evidentemente si porta in sala un pezzo di casa, di frigo e di armadio. Ogni tanto anche di bagno.
Ecco alcune perle trovate solo negli ultimi due mesi:
Un tacco 12. Solo uno. Nessuna traccia dell’altro.
Tre cucchiai di metallo (non in plastica, eh: roba da cassetto della nonna).
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