Respiro.
Conto fino a dieci.
Penso che forse anche lo yoga, qui, non basterebbe.
Gli dico con calma che i regolamenti non sono flessibili.
Mi guarda, scuote la testa e fa:
“Vabbè… ma voi del sistema ci mangiate sopra.”
Io volevo dirgli che “se ci mangiassi sopra”, probabilmente non avrei le tasche piene di scontrini, penne rotte e pazienza cotta a bagnomaria.
Ma non lo dico.
Lo guardo.
E dico solo:
“Prossimo, prego.”
Esce.
E io penso che, nel centro scommesse, la gente cerca la fortuna.
Ma io, da dietro al vetro, cerco la logica.
E la perdo sempre.
Grazie se mi avete ascoltato.
O anche solo letto.
Vale già come vincita.
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