Silenzio. Io abbasso lentamente la tazzina per assicurarmi di aver sentito bene. La barista resta immobile, con lo sguardo di chi sta cercando di ricalcolare tutto il senso della conversazione precedente.
Insomma: prima non voleva nemmeno che il cornetto toccasse una pinza “contaminata”. Adesso vuole il latte vaccino.
E in quel momento ho capito che certe mattine regalano più confusione di un lunedì pomeriggio.
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