Cinema, Inghilterra.
Successo pochi giorni fa.
Noi abbiamo una bella vetrina appena fuori l’entrata, dove mettiamo la programmazione settimanale, cioè i film, i giorni e gli orari.
Un film può avere gli stessi orari tutti i giorni, oppure possono cambiare di giorno in giorno, possono essere uguali Lunedì e Mercoledì, ma avere altri orari Martedì e Giovedì etc…
E qui comincia la storia.
Sono in cassa, e arriva lui.
“Buongiorno, posso aiutarla?”
“ Sì, un biglietto per il film X Alle 15:00.”
“Guardi, oggi il film è alle 15:45.”
“No, non è vero. Sul poster fuori c’è scritto alle 15:00.”
“Guardi, la mia cassa dice alle 15:45.”
“Ma sul poster c’è scritto diversamente.”
Ok, una svista. Può capitare. Scriviamo noi gli orari ogni settimana, magari è stato un errore di battitura.
“Mi dispiace, sarà stato uno sbaglio. Comunque mi faccia vedere, così comunico al mio collega di rettificare l’errore e controllo che non ce ne siano altri.”
Lo seguo fuori, subito punta il dito verso il giorno. Capisco subito, provo a parlare, ma non me ne lascia il tempo.
“Vedi? VEDI? C’è scritto 15:00. Questa è poca professionalità, così fate confondere la gente, io sono uscito di casa prima…”
Blah blah blah blah. Il mio cervello smette di ascoltare ed inizio a canticchiare mentalmente la sigla di Lady Oscar.
“Grande festa alla corte di Francia, c’è nel regno una bimba in più…”
Mi risveglio alla sua pausa, presa per prendere fiato, e ne approfitto subito. Punto il dito anch’io.
“Martedì, vede? Ecco oggi…”
Mi interrompe.
“Si, ecco, vedi, dice le 15:00, avete sbagliato, non si fa così, la gente…”
Che fa, ricomincia? E no! Stavolta lo interrompo io.
“Oggi è Mercoledì.”