Ogni tanto entra qualcuno che ti fa mettere in discussione tutto. Non per saggezza, ma per lo sforzo mentale che richiede cercare di seguirlo.
Arriva questo signore, sulla sessantina, giacca in velluto marrone, sguardo deciso, l’aria di chi ha letto un articolo su “come costruire una libreria in 4 mosse” e ora si sente pronto per rifare Versailles.
“Buongiorno, devo costruire una credenza.”
Ottimo, penso. Magari è uno che apprezza ancora il legno vero.
“Ma non una qualsiasi. La voglio con legno di noce nazionale, incastri a coda di rondine, cornici lavorate… però il tutto a massimo 200 euro.”
Mi si blocca la matita nel taschino.
Gli spiego, con calma, che già il solo noce costa più del suo budget. Che gli incastri a coda di rondine non si fanno con lo sputo e un tutorial.
Lui però insiste.
“Eh ma il legno si trova, dai. Non mi dire che voi artigiani non avete scarti!”
Ah, ecco. La credenza dei sogni, con gli scarti.
Cerco di mantenere un tono professionale, anche se nella testa sto già immaginando di scolpire la sua credenza direttamente nel gesso.
Poi aggiunge:
“Poi ho visto su internet che col CNC si fa tutto in mezz’ora.”
Respiro.
Uno, due, tre.
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