Alcuni vengono per Naruto. Poi scoprono “Il Porto Proibito” e se ne escono con gli occhi lucidi, manco avessero letto Conrad riscritto da una sirena.
Ho visto uomini adulti con le mani callose sfogliare lentamente “Un polpo alla gola” e rimanere fermi cinque minuti sull’ultima pagina.
Ho visto ragazzini timidi comprare “Blue Period” e tornare la settimana dopo con le guance rosse:
– “Mi ha fatto capire perché disegno.”
Qui dentro ho venduto un manga su un ragazzo cieco che impara a fare il pasticcere, una graphic novel muta su un immigrato che attraversa continenti, e un volume di Calvin & Hobbes che ha fatto ridere e piangere una madre in lutto.
Ma ogni tanto qualcuno entra e guarda tutto questo e dice solo:
– “Ma avete qualcosa tipo Tex?”
Ce l’abbiamo, certo. Ma abbiamo anche vite, storie, cicatrici, sogni.
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