Il fatto è che il fumetto, quando è fatto bene, non è un passatempo. È una lente d’ingrandimento. Ti fa entrare nelle emozioni degli altri mentre leggi parole e disegni fermi. Fermi… eppure vivi.

Nessuno entra in una fumetteria per comprare un “libretto da colorare”. La gente entra per trovare un pezzetto di sé.

C’è chi cerca l’evasione, chi la rabbia, chi la tenerezza, chi l’umorismo che serve per non esplodere.

A volte penso che dovremmo smettere di chiamarla fumetteria.

Dovremmo scrivere sulla vetrina:
“Ingresso per altri mondi. Nessun passaporto richiesto. Solo attenzione