L’ultima domenica del Black Friday è sempre una guerra.
Gente che arriva di corsa, occhi spiritati, convinta che dietro ogni scaffale ci sia “l’affarone della vita”.
Quel giorno entrano loro: coppia determinata, già con la lista pronta. Vogliono la lavatrice ultrascontata, classe energetica top, megatecnologica, che lavi, stiri e possibilmente faccia anche il caffè.

Dopo un bel giro di preventivi e compromessi, finalmente troviamo il modello giusto: prezzo conveniente, prestazioni ottime, garanzia inclusa. Sembrava fatta.
E invece no.

La signora mi guarda e se ne esce con la fatidica domanda:
«Ma non è che se io vado a guardare in A***on mi costa 200 euro in meno?»

Resto interdetto due secondi, poi rispondo con calma zen:
«Oddio, dubito. Ma può guardare, certo. Magari qualcuno la regala pure.»