Aspettavo una cliente alle 16:00 precise. Dovevamo incontrarci per aiutarla a compilare dei moduli che, in realtà, spettava a lei compilare. Non è il mio lavoro, non è la mia responsabilità: io quei moduli non devo neanche toccarli. Però, per venire incontro ai clienti, ogni tanto faccio un’eccezione. E così, quel giorno, mi ero tenuto mezz’ora libera solo per lei.

Alle 15:50 – quindi dieci minuti prima dell’orario stabilito – arriva lei, entra senza neanche salutare e sbotta:
«Dai che ho fretta.»

Io cerco di restare calmo e professionale:
«Se ha fretta possiamo vederci in un altro momento. Per compilare questi moduli ci vuole un po’ di tempo, almeno una ventina di minuti.»

Lei, alzando gli occhi al cielo:
«Ormai sono qui. Sbrigati a compilarli che me ne vado.»