Telefonia, il magico mondo dove si rischia una denuncia un giorno sì e l’altro pure.
Arriva una coppia. Lei inizia a parlare e lui la interrompe bruscamente con: “Sta zitta! Lascia parlare me”
“Senta, io ho fatto una ricaricabile…”
Io lo interrompo, perché di solito, quando esordiscono così, vogliono fare la ricarica, pertanto glielo chiedo…
“No, io ho fatto una ricaricabile, dopo un mese, l’ho lasciata in un cassetto e me ne sono dimenticato, ora, mi sono arrivate più di 100€ da pagare!”
“Mi scusi, ma quanto tempo è passato?”
“Eh, un anno e mezzo…”
“Allora è normale! Dopo un anno dall’ultima ricarica, la scheda si disattiva, dopodiché, ha un mese per chiamare il call center e organizzare la riconsegna del modem!”
“Ma io non l’ho mai usata! Perché devo pagare?”
“Perché, sono trascorsi i tempi per la riconsegna ed è scattata la penale”
“Ma non mi avete detto nulla! Io non voglio pagare!”
“In tal caso, interverrà un’agenzia di recupero crediti!”
“Ma io non l’ho mai usata! Perché devo pagare?”
“Guardi, se avesse letto il contratto che ha firmato, era scritto”
“Ma io non voglio pagare, perché non mi hanno detto nulla!”
“Non decide lei quando pagare o meno…”
“E, se mi rivolgessi all’associazione consumatori?”
“Le direbbero di pagare, perché la “SOCIETÀ” le ha offerto regolarmente il servizio, anche se non lo ha usato!”
“Ma l’ho dimenticata in un cassetto, non è colpa mia!”
“In realtà sì, perché lei è venuto meno ai termini contrattuali, non noi!”
Alla fine, se ne è andato nervoso perché non ha ottenuto la risposta che voleva. Io non so, come ho fatto a non mandarlo a quel paese, ho dovuto ricorrere a tutta la pazienza che avevo, perché non voleva proprio sentire ragioni!
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