Lavoro in un negozio di materassi dal 2001. Ne ho viste di ogni: gente che ci si butta sopra coi piedi sporchi, gente che arriva con la radiografia della schiena, altri che si fanno il pisolino di prova. Ma ieri ho vinto a mani basse.

Arriva una coppia sulla settantina, molto distinta. Lei entra decisa, lui la segue con l’aria rassegnata di chi ha capito che oggi non comanda. Dopo un rapido giro, si fermano su un materasso memory di fascia alta, di quelli che “ti coccolano” finché non ti svegli che non sai più se sei nel tuo letto o in una nuvola.

Provo a spiegare le caratteristiche, ma lei mi zittisce con un gesto della mano. “No grazie, voglio provarlo.” Ci sta. Si sdraia, chiude gli occhi, e dopo neanche due minuti… russa. Ma russa proprio, con eco.

Il marito si mette a ridere e mi dice: “Succede sempre, è il suo talento.”