“Senti a me si è rotta la macchina sta dal meccanico e mi serve un motorino, mo subito subito per qualche giorno e vedi di farmi il prezzo che io sono del posto mica un turista.”
“Sì buongiorno a lei, allora i motorini disponibili sono quelli che vede, ha qualche preferenza?”

Glieli indico ed erano una serie di motorini che andavano da vecchi a nuovi modelli, lui mi indica l’ultimo modello.

“Voglio questo, ma mi devi fare il prezzo.”
“Certo, ma questo è l’ultimo modello è quello che costa di più, posso farle uno sconto se lo prende almeno per 1 settimana.”
“No forse non hai capito io sono tuo compaesano, ma ti pare che mi tratti così, mi serve 2/3 giorni non lo so.”

Aveva iniziato ad alzare la voce, gli dico il prezzo e lui inizia a contrattare alla fine esasperata accetto di abbassare di 5€ al giorno e lui ridendomi in faccia fa:
“Ah ma ho capito allora i prezzi qua li scelgo io.”
Faccio finta di non aver sentito e prendo il contratto di noleggio.
“Allora mi occorrono la patente e la carta di credito per garanzia di eventuali multe o danni al motorino.”
“Ma che stai dicendo jamme! Ma quali multe e danni che abito qui, tiè fallo!”
Mi mette la patente sulla scrivania.

“Senza carta di credito non posso noleggiarle niente, ma posso venirle incontro. Magari se ha una carta di debito qualcosa del tipo postepay o simili.
“Ti ho detto di no! Jamme non mi far perdere tempo e fai sto coso!”
“Senta, se non ce l’ha non posso aiutarla mi dispiace.”

Prende il portafoglio della tasca, lo apre e mi fa vedere i suoi soldi.
“Vedi questi? Solo questi servono e li ho, hai visto? Ti servono solo questi.”

Ne prende un po’ e li lancia sulla scrivania e non so quale santo mi ha fatta stare tranquilla.
“Le spiego, a noi le multe arrivano pure 2 mesi dopo e io che garanzia ho se non mi da la carta di credito? Come le pago le multe? O se lei mi riporta il motorino danneggiato e se ne va, come lo aggiusto? È la nostra unica garanzia e se non ce l’ha non posso fare niente.”
“Voglio parlare con il proprietario.”
“Sono la figlia non cambia niente parlare con me o lui, non possiamo esserle d’aiuto. Buona giornata.”
“Cose di pazzi, qua sono tutti pazzi!”

Urlava cose incomprensibili, poi esce fuori sbattendo la porta e davanti ad altri clienti urla:

“Siete sempre stati zingari e adesso all’improvviso la carta di credito, ma guarda sti pezzenti!”
Inutile dirvi che non lo avevamo mai visto.