PERLA DEL *** DEL GIORNO
Dopo ben 104 giorni, dopo essere diventato un residuo bellico reduce dal passo Khyber, decido di dare una sistemata alla mia zazzera.
Questa mirabolante trasformazione mi ha restituito al mondo civile, oltre ad avermi ringiovanito di almeno 15 anni.
La qual cosa però ha un effetto collaterale che non avevo previsto.
Questa mattina, come tutti gli altri giorni, arrivo al mio antro infernale che a voi comuni mortali ricorda il cancello di un comune negozietto di provincia.
Chi legge le mie storie e mi conosce da tanti anni, invece, sa benissimo che è un incrocio fra le colonne d’Ercole e l’ingresso dell’Inferno di Dante.
Difatti, se guardate bene l’insegna, in piccolissimo abbiamo fatto scrivere “Lasciate ogne speranza voi ch’entrate”.
E, in onore del protocollo covid, aggiunto un incisivo “Chi si ferma è perduto mille anni ogni minuto”.
30 Novembre, 2020 alle 4:28 pm
Nel nostro negozio, quando si raggiunge la capienza massima, tiriamo un nastro, per evitare che entrino altre persone. Noi commessi comunque entriamo senza spostare il nastro, perché passiamo dietro il contapersone (da sempre, anche prima del covid). D’estate si vedeva la divisa con annesso cartellino, quindi nessun problema. Da quando fa freddo la divisa è coperta dal giubbotto, quindi mi sono beccata un po di occhiatacce, a cui non faccio sempre caso. Per evitare equivoci dico sempre che lavoro lì l, perché non si sa mai.