PERLA DEL *** DEL GIORNO
Dopo ben 104 giorni, dopo essere diventato un residuo bellico reduce dal passo Khyber, decido di dare una sistemata alla mia zazzera.
Questa mirabolante trasformazione mi ha restituito al mondo civile, oltre ad avermi ringiovanito di almeno 15 anni.
La qual cosa però ha un effetto collaterale che non avevo previsto.
Questa mattina, come tutti gli altri giorni, arrivo al mio antro infernale che a voi comuni mortali ricorda il cancello di un comune negozietto di provincia.
Chi legge le mie storie e mi conosce da tanti anni, invece, sa benissimo che è un incrocio fra le colonne d’Ercole e l’ingresso dell’Inferno di Dante.
Difatti, se guardate bene l’insegna, in piccolissimo abbiamo fatto scrivere “Lasciate ogne speranza voi ch’entrate”.
E, in onore del protocollo covid, aggiunto un incisivo “Chi si ferma è perduto mille anni ogni minuto”.
Cammino tranquillamente lungo il marciapiede, supero la colonna (già incredibilmente lunga) di clienti in attesa col numerino, varco lo Stargate che divide il mondo civilizzato dal mio luogo di perdizione, e sento una voce rimbombare in lontananza che dice queste parole: “Ehi tu! Non fare il furbo! Non vedi che siamo tutti in fila? Prendi il biglietto e mettiti in coda come tutti noi altri!”.
È ovvio che costui, non avendomi riconosciuto, meriterebbe di essere fustigato nella pubblica piazza e messo alla Gogna per il reato di lesa Maestà.
Ma nonostante io stia ancora dormendo in piedi, mi sento già pronto per donare al mondo una delle mie perle.
Guardo il cliente, guardo gli altri clienti in coda che mi avevano riconosciuto nonostante la transustanziazione, mi volto e dico citando il meraviglioso Marchese Onofrio del Grillo: “Eh mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un **!”
E così facendo mi avvio all’interno del negozio tra le risate dei miei amatissimi clienti.
Buon lavoro amici e colleghi.
Alla prossima (dis)avventura!
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