Lidl.
Ore 19.30.
Sono a fare la spesa un po’ di fretta, data l’ora e mi avvicino alle casse per pagare; (ovviamente) scelgo quella con meno coda.
Davanti a me c’è una donna, con bimba al seguito, con in mano SOLAMENTE una confezione di biscotti.
La tipa dice alla figlia di uscire dalla fila e farsi vedere dal padre…
Dopo poco arriva l’uomo, con un carrello stracolmo.
Dunque, se mi metto in coda dove penso di fare prima e poi mi ritrovo, a sorpresa, a dover aspettare più del previsto, se permettete, mi girano un po’.
Se tutti mollassero il consorte a fare preventivamente la fila in cassa, mentre vanno a fare la spesa, per poi arrivare con un bilico e piazzarsi davanti agli altri, che magari sono pure di fretta, non è proprio ‘carino’.
Capita di dimenticarsi qualcosa, scappare a recuperare il cartone di latte scordato e magari tornare con qualche articolo in più, oltre al latte.
Va bene, non c’è il dolo.
Rifletto: sto zitta o glielo dico?
E siccome detesto la mancanza di rispetto, con il massimo dell’educazione, dandole del lei, a bassa voce le dico: “Scusi, non mi sembra molto corretto quello che ha fatto,”
Questa, come una vipera, risponde: “Eh, ci sono tante cose che non sono giuste nella vita!”
Certo, se tutti ragionassero così il mondo girerebbe meglio. Sarebbe bastato uno “scusa, non ci avevo pensato” e non avrei aggiunto una parola.
Altro breve battibecco sul fatto che lei comunque era arrivata prima e che era peggio per me.
Il marito di lei, muto.
Già immagino se lui avesse solo osato dirle qualcosa, lei gli sarebbe saltata alla gola.